SAGOLE, GOMENE E GHERLINI… LEGAMI!

RIFLESSIONE DI UNA SCOUT SCOLTA PRIMA DELLA PARTENZA

L’uomo, fin dalla sua prima comparsa sulla Terra, ha sempre avuto la necessità di comunicare, di non sentirsi solo, di… CREARE LEGAMI!

Legami cuore

È da questo che nasce la lingua, è per questo che Aristotele definì l’uomo un “animale sociale”. Tutti questi legami, questa rete che si crea tra tutti noi ha delle componenti diverse in base a ciò con cui ci relazioniamo, con cui costruiamo qualcosa.

Il legame che creiamo tra noi persone, con gli amici, i genitori, i fratelli, le sorelle, il fuoco, la classe, la staff… e moltissimi altri ancora!

Mi piace pensare a questi legami come le diverse corde che ci sono su una nave.

Ci sono le sagole, chiamate anche cavi, che sono quelle più sottili, che una tempesta o una semplice pioggia può rompere.

Ci sono i gherlini, più spessi delle sagole, che resistono a una tempesta e che possono portare anche dei carichi, ma bisogna stare attenti a non tendere troppo questa cima.

Poi ci sono le gomene, la cima più robusta e grande, quella che tiene la nave ancorata al porto che può sopportare qualunque cosa e non si spezza…ma non dimentichiamoci, anche lei ha bisogno di manutenzione!

Tutte queste cime sono importanti, tutte ci permettono di essere quello che siamo.

Ci sono quelle che resistono a tutto, che da sagole diventano gomene.

Ci sono quelle che si spezzano anche se erano le più salde.

Ci sono quelle con un sacco di nodi perché anche se si spezzano tanto volte sono quelle di cui non possiamo fare a meno.

Ci sono anche quelle che decidiamo di sciogliere…tutte servono!!

Legami intreccio

Ci sono i legami affettivi che si creano tra noi, le cose e la natura.

Un legame che non dobbiamo sottovalutare e che dobbiamo cercare di tenere ben saldo, perché non c’è niente di dovuto e perché noi sappiamo qual è la bellezza di camminare in mezzo a un bosco, di bere a una fonte e di godere del paesaggio dopo una faticosa camminata!

Coltiviamo questo legame anche con la frenesia di tutti i giorni perché, come ho potuto apprezzare questa estate, non c’è niente di più bello di stendersi in una pineta e vedere le ghiandaie che volano sopra di te!

E per ultimo, ma non meno importante, c’è il legame che abbiamo con noi stesse: non trascuriamoci! Non lasciamo che gli altri ci dicano cosa fare per poi essere infelici! Ascoltiamo quando dobbiamo, ma urliamo anche quando nessuno ci ascolta, quando ci camminano sopra e sembra che non interessi a nessuno! Siamo donne, noi possiamo tutto, ma ricordiamoci comunque di non tirare troppo la nostra cima, che se poi si spezza…

Questi tre tipi di legami sono quelli che ho individuato nella mia vita fino a questo momento, forse ce ne saranno di altri, alcune corde si spezzeranno, altre si creeranno, ma fa tutto parte del grande viaggio della vita.

TRATTO DA “IL PICCOLO PRINCIPE”

“Cerco degli amici. Che cosa vuol dire “addomesticare?” “E’ una cosa da molto dimenticata. Vuol dire creare dei legami…” “Creare dei legami?” “Certo”, disse la volpe. “Tu, fino ad ora, per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l’uno dell’altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo.[…]Ma se tu mi addomestichi, la mia vita sarà illuminata. Conoscerò un rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi fanno nascondere sotto terra. Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiù in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me è inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu hai dei capelli color dell’oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano…” La volpe tacque e guardò a lungo il piccolo principe: “Per favore… addomesticami”, disse.