DOVE STA’ LA DIFFERENZA
Pensate un attimo a questa espressione: “Io non sono come gli altri”, che ovviamente può essere interpretata in due modi diversi: passivo e attivo
IL MODO PASSIVO
La prima, forse la più comune, è quella tipica di un ragazzo che risponde ai genitori quando gli vengono fatti degli appunti tipo: “Vedi che i tuoi compagni di scuola studiano?”, oppure “Guarda i tuoi amici che stanno a sentire i genitori!”.
Certo la cosa può anche essere ribaltata figlio a padre tipo: “Guarda i miei compagni che fanno tardi la sera e a me tocca tornare presto” … e lì la risposta classica dei genitori:
“Non mi interessa, io non sono come gli altri”
In tutte queste situazione e molte altre, c’è una intenzione di non sentirsi come gli altri, di voler prendere un distacco e curare il proprio orticello come sempre si è fatto, rimanere un po’ statici nei propri pensieri e modi di fare.
C’è la voglia di difendersi poiché ci si sente attaccati.
IL MODO ATTIVO
L’altro rovescio della medaglia tuttavia denota un aspetto molto diverso, anche se la frase è sempre la stessa: “Io non sono come gli altri!”.
Parlo di quelle situazioni in cui c’è voglia di cambiare, cambiare le abitudini di vita, con decisione. Cambiare senza paura, diventare leader di se stessi.
Sono quelle situazioni in cui alla frase “Sei sicuro di quello che vuoi fare? Gli altri non ci sono mai riusciti!”
si risponde:
“Io non sono come gli altri!”.
IL PUNTO ESCLAMATIVO
Sì, con il punto esclamativo perché di fronte ad espressioni di persone che apparentemente vogliono il nostro bene, ci consigliano, si corre il rischio di essere smontati dalle proprie scelte!
Allora questa risposta riassume una intenzione ben diversa dalla prima senza punto esclamativo.
Denota la volontà della persona di percorrere una strada nuova, di mettersi in gioco, di voler provare a fare qualcosa che non è banale, di realizzare i propri sogni.
“Io non sono come gli altri!” e non “Io non sono come gli altri”: un semplice punto esclamativo fa nettamente la differenza.