…E INTANTO IL TEMPO SE NE VA….

Il tempo scorre, cosa ci rimane?

Il tempo scorre ma cosa ci rimane?

Vi siete mai chiesti cosa abbiano in comune tutti gli abitanti del globo? Quale sia la cosa che tutte, e dico tutte le persone, hanno a disposizione allo stesso modo? Io, voi, il resto del mondo?

E’ COSI’ PER TUTTI

Sappiamo bene che da un punto di vista pratico le differenze sono tantissime, se penso ad esempio cosa ho io in comune con voi che mi state ascoltando, che neanche vi conosco potrei dire non lo so. Sicuramente ognuno di noi, chi ce l’ha, ha una diversa consistenza di denaro in banca, una posizione sociale magari simile ma non uguale.

Probabilmente condividiamo il fatto di avere un tetto sotto cui dormire e la possibilità di consumare almeno un pasto caldo al giorno. Ma anche questo non è affatto scontato.

Ebbene la cosa più preziosa che abbiamo in comune tutti dal polo nord al polo sud e da est a ovest sono 86400 secondi ogni giorno. Su questo nemmeno la persona più ricca del pianeta può fare qualcosa per aumentarne la quantità e nemmeno quella più raccomandata.

Ci siamo mai fermati a pensare come utilizziamo questa inestimabile risorsa?

LA DISTRIBUZIONE DEL TEMPO

Si certo più o meno 7/8 ore di sonno ce le dobbiamo prendere tutti i giorni dunque ci giochiamo diciamo almeno 28800 secondi. Ne rimangono altri 57600 su cui possiamo un po’ ragionare. Tra studio, lavoro e mangiare ci giochiamo comunque altre 10 ore circa e quindi altri 36000 secondi. Al netto, se va bene, rimangono 21600 secondi. Dunque al netto delle tasse, ossia delle cose che siamo costretti a fare per vivere, diciamo che le persone più ricche hanno almeno ancora 21600 secondi.

Li possiamo usare come meglio crediamo, guardando la tv, facendo sport, continuando a dormire o mangiare, facendo straordinari con il lavoro o con lo studio, arrabbiandoci, amando. Li possiamo anche utilizzare per realizzare i nostri desideri più profondi. Siamo noi al timone e possiamo decidere come guidare la barca. Sappiamo anche che il giorno successivo, ci verranno riaccreditati sul nostro conto corrente altri 86400 secondi, che tolte le tasse rimangono sempre 21600 sempre per i più ricchi. E così di giorno in giorno, finché avremo fiato. Questo fatto di sapere che il giorno dopo avremo ancora tempo è la cosa più demotivante che possiamo pensare nel perseguire qualsiasi nostro obiettivo o desiderio. Sapendo che domani ci sarà ancora tempo siamo stimolati a rimandare, a dire lo farò, da domani mi metto a dieta…

Nulla di male a rimandare a domani quello che oggi non riusciamo o vorremmo fare, finché c’è tempo c’è speranza!

Di solito chi ha più denaro in banca ha più tendenza a scialacquare le proprie risorse, così come chi è più ricco di tempo a disposizione. Sapere che domani avrò ancora 21600 secondi liberi, mi può portare a rilassarmi molto di più rispetto ad uno che, magari costretto a lavorare 12 ore al giorno, sa che se va bene il giorno dopo avrà solo 10000 secondi liberi. E’ anche vero tuttavia, che a volte chi lavora 12 ore al giorno, lo fa più per libera scelta che per costrizione. Nel senso che, come dicevano prima, decide di impiegare parte dei suoi 21600 secondi liberi per lavorare.

Tuttavia man mano che i giorni passano, acquisiamo anche un’altra certezza, che il tempo su questa terra non è infinito. E che prima o poi non ci sveglieremo il giorno dopo con gli 86400 secondi da consumare. Ci sarà bastato allora tutto quello su cui abbiamo investito i nostri 86400 gettoni d’oro giornalieri? O avremmo dei rimpianti per cose che avremmo voluto fare ma che non siamo riusciti per mancanza di tempo? Saremmo certi di non aver scialacquato la nostra vera ricchezza con la politica del rimando?

Ogni secondo è prezioso ed anche una sua frazione, proviamo a chiederlo ad un finalista dei 100 metri piani alle olimpiadi che non ha vinto la medaglia d’oro per un millesimo di secondo!!