LA PROPENSIONE AL PERDONO

la propensione al perdono

LA PROPENSIONE AL PERDONO VERSO GLI ALTRI

Avete presente quando siamo in viaggio su una strada principale e la macchina che ci precede si pianta nel mezzo di un incrocio, perché non sa che strada prendere?

Com’è la nostra reazione spontanea?

Che emozioni ci assalgono?

Quali azioni concrete compiamo?

Qual’è la nostra propensione al perdono?

 

LA PROPENSIONE AL PERDONO VERSO DI NOI

Ora invece pensiamo di essere in una città che non conosciamo e sbagliamo strada: questa volta siamo noi a piantarci in mezzo ad un incrocio perché non sappiamo dove andare.

Come ci sentiamo?

Abbiamo la cognizione che con la nostra manovra stiamo mettendo in difficoltà gli altri automobilisti?

E’ necessario che qualcuno ci strombazzi e ci mandi a quel paese per capirlo meglio o ne siamo assolutamente consci?

Qual’è la propensione al perdono che vorremmo dagli altri?

Preferiamo i BUUU o gli incoraggiamenti?

 

GRANDI IN UNA TERRA DI NANI

La domanda che sorge spontanea allora è: perché quando qualcuno sbaglia qualcosa spesso abbiamo l’arroganza di riprenderlo e di affossarlo?

Cosa pensiamo di ottenere con tale reazione?

Rispetto?

Fargli capire meglio che ha sbagliato?

Vogliamo la sua pelle strisciante ai nostri piedi e che ci chieda scusa?

Quando capita a noi di sbagliare e già ci sentiamo imbarazzati per questo, se ci urlano contro rimediamo meglio è più velocemente all’errore?

A volte siamo sono poco propensi a perdonare un torto ricevuto, ammesso poi che si tratti di un torto! Prendiamo infatti l’esempio del caso dell’automobilista che sbaglia strada (ma ne esistono miriadi di situazioni simili): siamo sicuri che abbiamo subito un torto?

E di che natura?

In molti casi, con la scusa di aver subito un torto, cogliamo l’occasione per mostrarci forti urlando epiteti a chi è in difficoltà; perché è più facile sentirsi importanti quando gli altri sono annichiliti, è più facile sentirsi un gigante in una terra di nani!

Questo apparentemente ci fa sentire migliori ai nostri occhi e pensiamo che le persone che ci vedono in queste reazioni esplosive, convalidino la nostra tesi di validità.

Siamo sicuri di questo?

O è solo uno stereotipo che ci siamo costruiti?

Mostrarsi aggressivi ci fa veramente apparire migliori agli occhi della gente?

 

IL PERDONO

Se a causa di un errore di qualcuno avessimo subito veramente un torto allora siamo in una situazione diversa. Il nostro essere aggressivi è probabilmente legato ad uno stato di difesa personale ed a seconda dei casi può essere più o meno facile perdonare. Non entro nel merito delle più disparate situazione che possono esservi capitate nella vita, dove la rabbia, il dolore per qualcosa di ingiusto subito hanno il loro decorso.

Il concetto di perdono che affrontiamo qui ha a che fare con uno stile di vita generale, perdonare significa lasciare andare che certe cose abbiano avuto un seguito diverso da quello che volevamo. E’ difficile metterlo in pratica con gli altri, ma aimè molto di più applicarlo su di noi.

Fondamentalmente è quasi impossibile avere un buon rapporto con noi stessi, se non riusciamo a perdonarci, se non riusciamo a lasciare andare certi errori che abbiamo commesso.

Qual’è la nostra propensione al perdono?

Se non perdoniamo gli altri, non riusciremo a perdonare nemmeno noi!

Ecco un brano che viene in nostro aiuto su questo argomento: (Vangelo di Luca cap. 6,37) “Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato”.

Se lo leggiamo con l’ottica di raggiungere un benessere personale ecco che non giudicate, non condannate, perdonate può essere legato proprio al ragionamento appena fatto:

  • Se giudichiamo, allora ci giudicheremo
  • Se condanniamo, allora ci condanneremo
  • Se perdoniamo allora ci perdoneremo

1 comment

Ivan Bacchiocchi

Bravo Dorio👍