LA GESTIONE DELLA RABBIA

COME GESTIRE LA RABBIA QUANDO VENIAMO AGGREDITI VERBALMENTE?

Ci sono giornate in cui le persone con cui ci relazioniamo sono più imprevedibili di altre; ci sono momenti in cui diciamo: “Non me l’aspettavo” E CI ARRABBIAMO. Si, perché ogni persona è unica e irripetibile e questo rende anche imprevedibile la sua reazione a seguito di una nostra azione o non azione.

ALCUNE SITUAZIONI TIPO

Capita allora che un giorno, mentre andiamo al lavoro all’improvviso ci chiama sul nostro telefono un collega infamandoci: non capiamo il perché E CI ARRABBIAMO

Succede che appena raggiunta la postazione di lavoro sempre su quel cellulare che ci portiamo dietro, come fa un canguro con i figli mettendoli nel marsupio, arrivi un messaggio su whatsapp. Il messaggio è di una persona cara che ci comunica di essere rimasta “dispiaciuta” di qualcosa che abbiamo detto o fatto: non capiamo il perché E CI ARRABBIAMO.

Capita anche che mentre ci siamo presi un’ora di svago incontriamo una persona per strada che conosciamo che non ci saluta: non capiamo il perché E CI ARRABBIAMO

E magari capitano tutte e tre le situazioni nello stesso giorno, roba da infarto, da esplodere DALLA RABBIA!

LE TRE REAZIONI

Dopo situazioni di questo tipo, la prima reazione è quella di mandare a fanculo tutti quanti, la seconda quella di dirsi non ne voglio sapere più di quella persona, e la terza?

La terza è quella più importante: scegliere di capire il motivo partendo dal presupposto che abbiamo una visione parziale del perché. Infatti non conosceremo mai a 360° tutte le situazioni che stanno vivendo gli altri, nemmeno se sono persone che ci sono molto vicine.

CAPIRE LE SITUAZIONI

Può ad esempio un uomo, per quanto si impegni, capire cosa succede a livello ormonale ad una donna durante il pre-ciclo mestruale?

Può una donna comprendere fino in fondo cosa accade a livello mentale ad un uomo che non si sente realizzato ad esempio sul lavoro?

E questi sono esempi banali, basati solo sulla diversità di sesso, ma che già ci fanno riflettere sulla differenza di visione e di aspettative che possono avere le persone.

Se poi incrociamo la situazione sociale, lavorativa, famigliare, economica e fisica di ogni persona le cose si complicano. Capiamo bene come sia complesso e come sia impossibile avere subito tutto chiaro appena veniamo “aggrediti”.

LA CRESCITA PERSONALE

Scegliere di capire il motivo di una azione o reazione fa parte di una crescita personale e aiuta la gestione della rabbia, una rabbia ancora più grande perché di primo acchito ci sentiamo accusati ingiustamente.

Indagare seriamente sul perché il collega mi ha infamato al telefono, può aiutarcm a vivere meglio la reazione e la conseguente incavolatura. Se ad esempio scopriamo che il collega ha appena avuto una lettera di richiamo dal datore di lavoro a causa di una segnalazione fatta da altri in cui compare il nostro nome e di cui siamo inconsapevoli cosa penseremmo? Magari capiamo un po’ meglio il perché, poi possiamo sempre decidere di non parlargli per due mesi, ma almeno lo facciamo come scelta e non come reazione istintiva e rabbiosa.

Quando ci arriva un messaggio su whatsapp pesante e accusatorio da parte di una persona a cui teniamo particolarmente potrebbe esserci il mondo dietro questo. Indagando potremmo scoprire ad esempio che quello che le abbiamo detto il giorno prima l’ha turbata molto. Le ha fatto pensare semmai a qualcosa che ha già vissuto e che l’ha fatta sentire male. Come si sentiremmo allora? Magari decidiamo che sta sbagliando comunque, ma almeno abbiamo cercato di capirla e perdonarla sarà più facile.

Se incontrando una persona che conosciamo non ci rivolge lo sguardo, prima di inalberarci su pensieri rabbiosi potremmo scoprire tante cose. Potrebbe ad esempio essera talmente assorta nei suoi pensieri che neanche ci ha visti: come vivremmo allora il non saluto?

L’incavolatura, lo sfogo di rabbia quando veniamo accusati “ingiustamente”, è una reazione naturale e spontanea e ci sta quasi sempre.

Quello che possiamo scegliere però è la sua durata: e capire il perché può essere determinante!

Perchè il tempo scorre…e quello che è stato non torna