SOLUZIONI O PROBLEMI?
Siamo continuamente alla ricerca di soluzioni ai problemi, cerchiamo il benessere, vogliamo stare bene, essere felici. Puntiamo ogni giorno a questo faro, a questa luce. Ecco che allora andiamo in palestra, facciamo escursioni, partecipiamo ad eventi che vadano in quella direzione, leggiamo libri in merito, ascoltiamo e guardiamo video e canzoni che ci portino buonumore…
Tuttavia viviamo in un grosso paradosso: l’uomo laddove non ha problemi se li crea; tendenzialmente è un cercatore di problemi.
FOCALIZZARE IL PROBLEMA
Pensiamo un attimo alla nostra situazione a quella che viviamo tutti i giorni. Ci capita una tegola in testa, un problema rognoso e ci preoccupiamo in merito, come è umano che sia. In qualche modo piano piano, o velocemente, la questione preoccupante si dipana e ci sentiamo più leggeri; quando le questioni annose si risolvono ci sembra poi che il mondo ci sorrida. Entriamo in quella sorta di benessere di cui dicevamo prima, quella che cerchiamo continuamente. Eppure, non fa in tempo a tramontare il sole sul problema risolto ed ecco che arriva un’altra situazione che ridesta la nostra preoccupazione. L’affermazione che ci viene subito in mente è: Capitano tutte a me! … O altre similari …
Ora prova a pensare a quando ti è capitato l’ultima volta questa situazione. Metti il focus sulle questioni che ti hanno preoccupato.
Era vitale preoccuparsi?
Quali delle tue preoccupazioni erano degne di chiamarsi così?
LA SIGNORA GIOVANNA
“La Signora Giovanna, si alza tutte le mattine alle 6,00. La sua prima preoccupazione è quella di dover stendere i panni, quindi di corsa scende in garage svuota la lavatrice apre lo stendino e procede. Mentre appende le magliette bagnate pensa a quello che dovrà dire nella riunione che avrà al lavoro alle 9.00, preoccupata che dovrà scontrarsi con le sue colleghe in merito ad alcuni progetti. Ad un certo punto un altro colpo di preoccupazione: “Cavoli sono le 6,45 devo svegliare i ragazzi, alle 7,30 passa lo scuolabus!” Via, di corsa a dare la sveglia, a preparare le colazioni e le merende. Arriva Marco, il figlio più grande di 10 anni: “Mamma, ti sei dimenticata di comprare il quaderno nuovo a scacchi che ti ho chiesto. Come faccio stamattina?” Altro piccolo colpo al cuore, altro problema….
Potremmo continuare con la storia di tutta la giornata della Signora Giovanna, ma alla fine il focus del problema e che le potenziali preoccupazioni sono sempre in agguato.
Non solo! L’essere umano laddove non ha problemi se li crea.
Di tutte le vicissitudini capitate dalle 6 alle 7 a Giovanna, quali sono i veri problemi?
Quanti sono stati creati dalla mente?
Ognuno di noi ha una sua scala di valutazione in merito, prova a focalizzare la tua!
CERCATORI DI PROBLEMI
La cosa su cui riflettere tuttavia è: se alzandosi alla mattina Giovanna avesse avuto il pensiero fisso di un problema grave, magari legato alla sua salute, credi che l’intensità delle preoccupazioni provate nel breve racconto sarebbe stata la stessa?
O tutto si sarebbe ridimensionato?
Può essere allora che la cosa a cui teniamo più è quella di avere sempre dei problemi in testa?
Può essere che se non li abbiamo li creiamo?